Effetti della lettura sulle abilità sociali e l’identità
DOI:
https://doi.org/10.7346/-fei-XVIII-04-20_04Abstract
L’acquisizione dell’abilità di lettura è una tappa fondamentale nel processo di apprendimento. Nondimeno, il ruolo della lettura non si esaurisce in età scolare, ma si ripropone durante tutta la vita, stimolando la creatività, i processi intellettivi e le competenze sociali. In particolare, è provato che i lettori di testi narrativi tendono ad avere migliori abilità di risonanza empatica e di teoria della mente. Quali sono le cause di questa forte correlazione tra fiction e abilità sociali? La simulazione di esperienze sociali richiesta dalla lettura di opere narrative impegna i medesimi processi socio-cognitivi messi in atto durante la comprensione nel mondo reale; tale simulazione porterebbe all’affinamento di processi sociali ed empatici, che a loro volta potrebbero essere applicati a contesti esterni alla lettura (Social-Improvement Hypothesis). Un’altra possibilità è quella che il lettore di fiction acquisisca una maggior conoscenza in merito alla psiche umana, propria e altrui, accedendo a una miglior comprensione di sé (Self-Improvement Hypothesis). Dunque, da un punto di vista educativo appare fondamentale l’uso della lettura e di metodologie narrative, le quali attivino processi interpretativi e riflessivi in grado di sviluppare non solo espressività ed empowerment comunicativo, ma anche abilità socio-cognitive connesse all’empatia e alla teoria della mente.
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