La creatività non è un compito per casa: una ricerca esplorativa con studenti di scuola secondaria di primo grado

Autori

  • Marina Santi
  • Giulia Da Re
  • Debora Aquario

Abstract

L’utilità dei compiti per casa costituisce oggetto di una questione controversa e dibattuta entro la comunità scientifica internazionale negli ultimi anni. Ma il tema è senza dubbio tra quelli che riscuotono interesse anche nella più ampia comunità sociale, per le implicazioni che tale pratica ha nei vissuti e nelle
abitudini delle famiglie, oltre che dei bambini e ragazzi. Sulla base di queste premesse, è stato condotto uno studio esplorativo con lo scopo generale di contribuire allo studio e alla problematizzazione scientifica della pratica
didattica degli homework, indagandone le componenti implicate, con specifica focalizzazione dello studio sulla percezione degli studenti sui compiti dal punto di vista della creatività. In particolare, si voleva indagare se e in che misura nei compiti che vengono loro assegnati viene percepita una richiesta e lo stimolo di “pensiero divergente”, nelle sue diverse componenti. A tale scopo è stato
ideato un questionario, somministrato ad un gruppo di alunni di scuola secondaria di primo grado. I risultati offrono spunti di riflessione sul significato che i compiti assumono per gli studenti e sui vissuti correlati, nonché sulla necessità di un ripensamento sul loro senso in chiave formativa e valutativa.

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Pubblicato

2015-01-02

Come citare

Santi, M., Da Re, G., & Aquario, D. (2015). La creatività non è un compito per casa: una ricerca esplorativa con studenti di scuola secondaria di primo grado. GIORNALE ITALIANO DELLA RICERCA EDUCATIVA, (13), 197–214. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/sird/article/view/1103

Fascicolo

Sezione

Ricerche