Sperimentare l’inclusione inversa nello sport: prospettive pedagogiche e didattiche nella formazione universitaria
DOI:
https://doi.org/10.7346/sird-1S2025-p130Parole chiave:
inclusione inversa, educatori sportivi, didattica e pedagogia speciale, formazione universitariaAbstract
La riflessione pedagogica contemporanea riconosce nello sport inclusivo un contesto privilegiato per sviluppare competenze professionali complesse e promuovere una cultura educativa capace di valorizzare la differenza. Il contributo presenta un’esperienza di formazione universitaria realizzata nell’ambito del corso Sport e Disabilità del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, incentrata su una lezione teoricopratica di sitting volley concepita come esempio di inclusione inversa (Ramsden, 2023; Hutzler et al., 2016). La proposta, strutturata
secondo i principi dell’Universal Design for Learning (CAST, 2011; Magnanini & Sánchez Utgé, 2025; Lieberman et al., 2020) e dell’Infusing Approach (DePauw & Karp 1994, Rizzo, Broadhead & Kowalski 1997; Townsend, Huntley, Cushion & Culver, 2022; Maulini, 2024), ha integrato contenuti tecnicodisciplinari, testimonianze di atleti, esperienza pratica e momenti di riflessione condivisa, configurandosi come dispositivo di apprendimento situato e professionalizzante. L’analisi qualitativa delle risposte di 29 studenti, raccolte attraverso un questionario con domande aperte, ha evidenziato come la partecipazione abbia favorito la rimozione di stereotipi sulla disabilità, il consolidamento delle conoscenze disciplinari e la maturazione di una consapevolezza etica e relazionale del ruolo dell’educatore sportivo, sostenendo processi di apprendimento autentico e trasformativo (Mezirow, 2016).
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Licenza
Copyright (c) 2025 Claudia Maulini

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell’opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons – Attribuzione che permette ad altri di condividere l’opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell’opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell’opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).