La riflessività nella progettazione educativa: verso una riconcettualizzazione delle routine
Abstract
Il contributo affronta il rapporto tra riflessività, progettazione educativa e cambiamento, illustrando il ruolo che le routine giocano all’interno della programmazione, intesa come controllo delle situazioni e delle condizioni didattiche, che prevede la gestionedell’ "obiettivo-ostacolo”, della “traduzione operativa”
dell’insegnamento-apprendimento, della “contestualizzazione”
e della “verifica/valutazione”. La riflessività induce i professionisti dell’educazione a supportare concretamente l’azione didattica, a guardare “lucidamente” nelle proprie routine e nei propri spazi professionali affinché si possano “trattare” imprevisti e cambiamenti in maniera adeguata. “Programmare riflettendo” consente di raffinare la logica della pianificazione che rende più efficace il tempo dell’azione, l’assunzione di decisioni, la realizzazione di attività che motivano gli allievi e sviluppano in loro forme di partecipazione attiva, richiedendo la scansione di routine e sub-routine efficienti sul piano della definizione degli obiettivi, dell’elaborazione delle strategie e della predisposizione di tecniche di insegnamento e di attività di apprendimento, della strutturazione dell’apparato della valutazione e della regolazione, che conducano ad una co-progettazione trasformativa dei singoli attori in una comunità di apprendimento, che collegialmente riflette sui processi,
sui dispositivi e sugli ambienti adattandoli ai contesti e ai loro compiti funzionali.
##submission.downloads##
Pubblicato
2014-10-27
Come citare
Nuzzaci, A. (2014). La riflessività nella progettazione educativa: verso una riconcettualizzazione delle routine. GIORNALE ITALIANO DELLA RICERCA EDUCATIVA, (2-3), 59–75. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/sird/article/view/310
Fascicolo
Sezione
Ricerche
Licenza
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell’opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons – Attribuzione che permette ad altri di condividere l’opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell’opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell’opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).