Apprendimenti linguistici situati: uno studio su Didattica generale e Didattica delle lingue a confronto

Autori

  • Giuseppa Compagno
  • Francesca Machì

Abstract

La glottodidattica fonda il proprio impianto teorico e metodologico su un assioma: oggetto e strumento didattico coincidono nella lingua target. Ne consegue che l’active learning sia la chiave applicativa dei saperi linguistici con una efficacia in termini apprenditivi che sembra possa essere un principio
trasferibile dal contesto educativo specifico al contesto educativo generale.
Questa prospettiva risponde alle esigenze educative e ai traguardi posti da un modello didattico quale quello degli EAS (Rivoltella, 2013), secondo cui l’apprendimento è mediato dall’azione e dalla capacità dell’apprendente di simulare in classe “situazioni di vita reale”.
Il contributo vuole aprire una pista di riflessione epistemologica a partire dalla comparazione tra glottodidattica e didattica generale in ordine alla recente metodologia degli EAS, ravvisabili nelle metodologie glottodidattiche innestate nell’Approccio Comunicativo, con particolare riguardo al CLIL.

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Pubblicato

2018-08-09

Come citare

Compagno, G., & Machì, F. (2018). Apprendimenti linguistici situati: uno studio su Didattica generale e Didattica delle lingue a confronto. GIORNALE ITALIANO DELLA RICERCA EDUCATIVA, (20), 33–46. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/sird/article/view/2789

Fascicolo

Sezione

Studi