All’insegna dell’innovazione: la scuola all’Esposizione generale di Torino del 1884

Autori

  • Maria Cristina Morandini

DOI:

https://doi.org/10.7346/PO-012021-15

Parole chiave:

Igiene, Edilizia scolastica, Banchi, Didattica, Metodo oggettivo

Abstract

Nell’esposizione torinese del 1884 un posto particolare è riservato all’istruzione e all’educazione, presenti, in modo trasversale, in diversi padiglioni della mostra. In linea con la cultura positivistica, di cui il capoluogo piemontese in quegli anni rappresentava il fulcro, vivo è l’interesse per la pedagogia e la divulgazione scientifica nella convinzione della necessità di promuovere, nella penisola, un progresso anche sul versante etico-sociale. Non sorprende, pertanto, l’attenzione dedicata, per la prima volta in Italia, alla costruzione degli edifici scolastici e degli arredi delle aule con specifico riferimento a criteri igienico-sanitari in grado di garantire una condizione di benessere agli insegnanti ed una crescita armoniosa agli allievi. Interessante, in tale prospettiva, è lo scritto del maestro Vincenzo Bugnone che, nel resoconto della visita all’esposizione, sottolinea gli aspetti innovativi nell’organizzazione degli spazi riservati alla didattica e nella predisposizione di sussidi finalizzati all’utilizzo del metodo oggettivo a cui si ispireranno i programmi Gabelli del 1888.

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Pubblicato

2021-06-23