Editoriale
DOI:
https://doi.org/10.7346/PO-012020-01Abstract
L’editoriale esamina la storia dell’idea di metodo scientifico, fino alla sua crisi odierna nel campo delle scienze umane e analizza la situazione attuale della pedagogia generale, caratterizzata dal pluralismo metodologico e dall’esigenza di un principio di comprensione unitaria. La prospettiva storico-educativa è oggi aperta a una pluralità di approcci e di metodi: l’analisi e l’interpretazione delle fonti – spesso inusuali – sono state condotte ora con metodologie collaudate, come quelle di tipo narrativo e qualitativo, ora di tradizione più recente, come quelle di tipo quantitativo e strutturale. Si tratta di metodologie che spesso hanno dato buona prova, ma che richiedono vigilanza critica, soprattutto nei modelli più innovativi. Nell’ambito della pedagogia speciale, il tema della disabilità può assumere numerose sfaccettature, alla luce delle quali si avanza una riflessione sulla necessità di un’adozione consapevole di paradigmi metodologici mirati, autorevoli, ispirati al rigore alla ricerca, nonché sulle questioni, etiche e progettuali, relative alla diretta partecipazione delle persone con disabilità. Il legame tra aspetti epistemologici e metodologici della ricerca pedagogica viene inoltre tratteggiato. La varietà di percorsi e declinazioni della ricerca pedagogica riporta in primo piano alcune questioni epistemologiche, metodologiche, etiche e politiche che meritano costante e vigile attenzione per evitare le insidie che minacciano la ricerca pedagogica.