Strategie, strumenti e disponibilità didattiche nei contesti universitari convenzionali. Un’indagine oltre il Corona Teaching
DOI:
https://doi.org/10.7346/sird-012023-p23Parole chiave:
Innovazione Didattica, Rilevazione Mixed Methods, Didattica accademica, Post corona teachingAbstract
I corsi di studi universitari convenzionali, non telematici, possono erogare didattica a distanza per un mas-simo del 10% delle ore erogate. Se da un lato tale percentuale è marginale, non è scontato definire criteri e modalità per tale erogazione, in particolare dopo l’esperienza del periodo pandemico. Negli organi collegiali il confronto sull’esperienza della didattica a distanza rischia di arenarsi tra posizioni apocalittiche e posizione integrate (Eco, 1964), senza di fatto riuscire rilevare quelle informazioni utili ad una miglior pianificazione della didattica che tenga conto dei risultati di apprendimento, dei desiderata dei docenti e delle esigenze espresse dalla popolazione studentesca (Blumenstyk, 2020). All’interno del progetto Rettorale “La Grande Sfida” dell’Università degli Studi di Torino, è stata dunque avviata una ricerca empirica che ha visto coinvolti, come rispondenti, 1.670 docenti e 11.800 studenti. Il presente contributo illustra alcuni esiti di tale indagine, volta a: a) conoscere le modalità di erogazione della didattica desiderate dalla popolazione docente in fase post pandemica e metterle a confronto con i desiderata della popolazione studentesca; b) conoscere quali strumenti la popolazione docente consideri di possibile utilizzo nel supportare il raggiungimento di obiettivi di apprendimento; c) controllare la relazione tra i desiderata espressi dai docenti e le loro macro aree di corsi di studio, il profilo accademico, l’anzianità di servizio e alcune variabili socio anagrafiche.
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