Sviluppo Motorio in Età Evolutiva: Capacità Motorie, BMI e Fattori Correlati. Quali effetti di mediazione?
DOI:
https://doi.org/10.7346/sird-012022-p61Parole chiave:
capacità motorie, divertimento, mediazione didattica, self-perception.Abstract
Abitudini sedentarie e bassi livelli di attività fisica limitano l’acquisizione di competenze motorie, determinando la progressiva riduzione del repertorio motorio individuale e condizionando lo sviluppo dei fattori correlati. La ricerca nelle scienze motorie e dello sport procede ancora in modo frantumato, non solo a causa delle connotazioni interdisciplinari, limitando la trasformazione di evidenze scientifiche in buone pratiche. Il presente studio si propone di indagare la relazione tra body mass index (BMI), prestazioni motorie
e fattori correlati alla pratica di attività fisica in un campione di adolescenti attraverso lo studio dei fattori di mediazione. Il campione è composto da 60 allievi della scuola media di età compresa tra 11-12 anni (M =24, F = 36), selezionato nell’ambito del progetto “Osservatorio Regionale sui Livelli di Attività Fisica e lo Sviluppo Motorio”, coordinato dall'Università degli Studi di Foggia. Lo studio ha previsto la proposta di 4 test motori (salto in lungo da fermo, lancio frontale 2Kg, navetta 10x5 e Miglio) e tre questionari per valutare i seguenti fattori: livelli di attività fisica, divertimento, self-perception. I risultati hanno evidenziato che il test navetta 10x5 è un fattore di mediazione parziale tra il BMI ed il test salto in lungo da fermo, mentre il fattore self-perception media totalmente la relazione tra divertimento ed il test del Miglio. La scarsa numerosità del campione non consente di generalizzare ed estendere i risultati, tuttavia è stato possibile desumere alcune implicazioni metodologiche utili alla formazione degli insegnanti di educazione fisica.
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