Valutare l’insegnamento nell’istruzione superiore. A cosa serve veramente?

Autori

  • Renata Maria Viganò Università Cattolica del Sacro Cuore

DOI:

https://doi.org/10.7346/SIRD-012020-P120

Abstract

La valutazione degli insegnamenti universitari da parte degli studenti impiega in via predominante questionari a risposta chiusa. Sono tuttavia numerose le critiche e le perplessità circa la loro effettiva utilità: i riscontri empirici restituiscono uno scenario di ritualità volta rispettare le normative amministrative, la letteratura scientifica non dimostra il loro impatto sulla qualità dell’apprendimento. Inoltre il loro focus è principalmente la soddisfazione degli studenti e non considerano la complessità dei processi di apprendimento. Come approccio alternativo è stata testata una valutazione qualitativa dell’insegnamento. 106 studenti di Laurea Magistrale nell’area delle Scienze della formazione hanno fornito risposte ricche: individuando come agenti di apprendimento sia i docenti sia gli studenti, considerando i loro processi di apprendimento in un contesto di traguardi da raggiungere e di interazioni sociali. L’esperienza presentata suggerisce che le valutazioni qual itative de gli insegnamenti possono dare informazioni sull’apprendimento non attingibili con i sistemi vigenti; concorrono anche a sviluppare l’identità dello studente come soggetto che apprende ed emancipano il suo ruolo di co-produttore di conoscenza.

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Pubblicato

2020-06-26

Come citare

Viganò, R. M. (2020). Valutare l’insegnamento nell’istruzione superiore. A cosa serve veramente?. GIORNALE ITALIANO DELLA RICERCA EDUCATIVA, (24), 120–137. https://doi.org/10.7346/SIRD-012020-P120

Fascicolo

Sezione

Ricerche