Verso una riflessione formativa su colorismo e “passing”

Autori

  • Marco Milella Department of Philosophy, Social and Human Sciences and Education - University of Perugia

DOI:

https://doi.org/10.7346/SE-022022-02

Abstract

Sempre nuove, ma in realtà “vecchie” forme di razzismo, si manifestano anche dove sembravano cancellate e irripetibili. Nello stesso tempo, al contrario di quello che è successo nell’ottocento e, soprattutto, nel novecento, pochissimi si proclamano apertamente razzisti. Questa situazione si rivela – proprio perché negata – molto subdola e insidiosa, in quanto nasconde ulteriormente percezioni, concezioni e agiti razzisti. Di fronte ad essa vi è il bisogno di riflessioni e azioni di contrasto che chiamino in causa i processi formativi e li pongano di fronte a fenomenologie relazionali complesse come quelle del colorismo e del “passing”. Tali fenomenologie sono collegate e, nello stesso tempo, distinte; entrambe, però, sono frutto di oppressione e “chiedono” di essere prese in carico da pratiche di studio, esplicitazione e comprensione formative.

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Pubblicato

2022-12-22