Ri-sonanze mitologiche, narrative e formative

Autori

  • Marco Milella Associate Professor of General and Social Pedagogy | Department of Philosophy, Social and Human Sciences and Education | University of Perugia (Italy)

DOI:

https://doi.org/10.7346/SE-012025-03

Parole chiave:

sonorità, mitologie, magia, narrazione, formazione

Abstract

Viviamo completamente immersi e, spesso, sommersi da narrazioni di tutti i tipi che hanno come scopo precipuo quello di provocare un comportamento predisposto; in genere d’acquisto o di adesione a un indirizzo propagandistico. In questo contesto, il mito, che ha avuto da sempre un compito formativo, sembra essere spiazzato, superato proprio dalla volontà di creare confusione tra criteri di valutazione delle realtà plurime che attraversiamo. Dalla mitologia e dalle sue risonanze inventive, si può ancora ripartire per riconoscere ciò che, essendo dichiaratamente frutto di immaginazione, non può imbrogliare e per distinguere ciò che, invece, tende, dolosamente, ad abolire le differenze tra le somiglianze in modo da poter “spacciare” il falso come vero. Si tratta di un compito nel quale i processi formativi sono chiamati a impegnarsi e a scegliere quale “paesaggio sonoro” vivere e far vivere.

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Pubblicato

2025-06-30