Verso una riflessione formativa su colorismo e “passing”
DOI:
https://doi.org/10.7346/SE-022022-02Abstract
Sempre nuove, ma in realtà “vecchie” forme di razzismo, si manifestano anche dove sembravano cancellate e irripetibili. Nello stesso tempo, al contrario di quello che è successo nell’ottocento e, soprattutto, nel novecento, pochissimi si proclamano apertamente razzisti. Questa situazione si rivela – proprio perché negata – molto subdola e insidiosa, in quanto nasconde ulteriormente percezioni, concezioni e agiti razzisti. Di fronte ad essa vi è il bisogno di riflessioni e azioni di contrasto che chiamino in causa i processi formativi e li pongano di fronte a fenomenologie relazionali complesse come quelle del colorismo e del “passing”. Tali fenomenologie sono collegate e, nello stesso tempo, distinte; entrambe, però, sono frutto di oppressione e “chiedono” di essere prese in carico da pratiche di studio, esplicitazione e comprensione formative.