Oltre i confini disciplinari: Coprogettazione educativa e Body Percussion nella scuola che cambia

Abstract

In un contesto educativo sempre più orientato alla complessità e all’interconnessione dei saperi, la didattica interdisciplinare si configura come una risposta efficace per promuovere apprendimento significativo e inclusivo. Il presente contributo presenta un’esperienza di ricerca-azione realizzata in una scuola dell’Infanzia e Primaria, attraverso un laboratorio musicale interdisciplinare basato sulla coprogettazione tra docenti di diverse aree: musica, motoria, linguistica, matematica, arte e immagine. L’analisi dei questionari somministrati agli insegnanti ha evidenziato un piccolo incremento della predisposizione alla cooperazione, pur rimanendo molte resistenze. Alla luce dei risultati, si propone l’introduzione della Body Percussion anche tra adulti come pratica corporea per migliorare empatia, ascolto e benessere psico-fisico all’interno dei gruppi di lavoro. Il progetto ha suggerito a posteriori l’uso della Body Percussion come attività musicale-motoria per favorire la coesione tra gli insegnanti. L’attività è sostenibile non solo sul piano metodologico, grazie alla flessibilità delle risorse impiegate, ma anche su quello relazionale, facilitando il superamento di conflitti iniziali tra insegnanti e migliorando progressivamente il clima collaborativo. La ricerca si colloca in una prospettiva riflessiva, esplorando come disciplinarietà, interdisciplinarità e transdisciplinarità possano dialogare in un processo educativo centrato sulla corresponsabilità e sulla formazione integrale della persona. L’integrazione dei saperi, infatti, non solo arricchisce la didattica, ma rappresenta una leva strategica per affrontare le sfide globali e formare cittadini critici, creativi e collaborativi, capaci di navigare tra confini disciplinari e costruire conoscenza in modo condiviso.