La valutazione del compito di scrittura sulla base di principi neuroscientificamente orientati
DOI:
https://doi.org/10.7346/sird-022024-p103Parole chiave:
scrittura; apprendimento; embodied cognition; lateralizzazione; quadro docimologico.Abstract
Le evidenze neuroscientifiche degli ultimi 20 anni conclamano la stretta interconnessione e simultaneità del funzionamento dei processi cognitivi e dei sistemi di controllo del corpo. In tal senso, il corpo non è solo un veicolo passivo per le funzioni cognitive, ma un attore che plasma abilità cognitive complesse come il linguaggio e la scrittura e che, come tale, andrebbe attenzionato dalla pratica pedagogica e docimologica in riferimento ai meccanismi di insegnamento-apprendimento dei processi di scrittura. Nel testo si esplorano, altresì, alcune teorie che sostengono che le abilità linguistiche e motorie si siano co-evolute, influenzandosi reciprocamente attraverso meccanismi di cognizione incarnata.
In questo studio si analizza, dal punto di vista delle scoperte neuro-evolutive sul funzionamento cerebrale, la connessione tra sistema visivo, motorio e linguistico implicata nel processo di scrittura con l’obiettivo di astrarre un quadro di criteri e indicatori che possa guidare lo studente e il docente nel processo di acquisizione dell’abilità di letto-scrittura. Lo stesso può fungere da orientamento per la costruzione di strumenti docimologici in grado di riflettere le ricerche sul cervello che apprende a scrivere.
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