La mente estesa e l’influenza degli artefatti cognitivi sulla cognizione umana
DOI:
https://doi.org/10.7346/sird-012025-p21Parole chiave:
Mente Estesa, ChatGPT, Cognizione Umana, ApprendimentoAbstract
La teoria della mente estesa si basa sull’idea che la cognizione non si svolga unicamente all’interno del cervello, ma sia distribuita tra cervello, corpo e ambiente. Le risorse presenti nell’ambiente e le operazioni compiute su di esse sono considerate parti costitutive del processo cognitivo. In questo senso, anche gli strumenti esterni rivestono un ruolo rilevante, poiché contribuiscono a ridurre il carico cognitivo dell’agente, il quale viene così supportato da oggetti esterni capaci di facilitare e guidare efficacemente il processo cognitivo. Questo articolo esplora le implicazioni cognitive dell’uso sempre più pervasivo dei Large Language Models (LLM), concentrandosi sul potenziale di questi strumenti nel ridurre o potenziare le capacità cognitive umane. Attraverso una rassegna della letteratura più recente, il contributo analizza brevemente i benefici derivanti da un utilizzo equilibrato di tali tecnologie,
valutando al contempo le preoccupazioni legate ai rischi che potrebbero compromettere il pensiero critico e le competenze di problem‐solving. In linea con la teoria della mente estesa, sembra che questi strumenti possano agire come estensioni del processo cognitivo umano, favorendo il pensiero e l’apprendimento. Promuovendo un uso responsabile, gli educatori possono integrare la tecnologia in modi che supportino — anziché sostituire — le dimensioni umane dell’educazione.
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Licenza
Copyright (c) 2025 Re Anna, Francesca Bruno

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell’opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons – Attribuzione che permette ad altri di condividere l’opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell’opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell’opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).