Valutazione come classifica e autovalutazione come ricerca
Abstract
Il contributo mette a confronto due approcci opposti alla valutazione della qualità di scuole e insegnanti. Viene in primo luogo presentato il progetto ministeriale di accountabilityeducativa che basa sulla misurazione dei risultati degli studenti l’attivazione di processi di miglioramento nelle scuole. Come
viene descritto nel contributo, tale approccio può avere numerose conseguenze indesiderate. L’altro metodo preso in considerazione è
quello incentrato su percorsi di autovalutazione degli insegnanti coadiuvati da esperti.
Il contributo descrive il percorso di autovalutazione realizzato da tre scuole primarie della periferia romana. Il percorso ha visto
l’utilizzo di strumenti per la valutazione: (I) del rendimento degli studenti, (II) della percezione, da parte degli alunni, del clima di
scuola, del clima di classe e dei rapporti con compagni e insegnanti, (III) della soddisfazione da parte dei genitori rispetto alla scuola e ai docenti, (IV) della valutazione dell’istituto da parte degli insegnanti, (V) del retroterra socio economico degli studenti.
Mentre un approccio incentrato su una valutazione calata dall’alto può comportare effetti indesiderati sul lavoro di insegnanti ed educatori, la riflessione e la discussione avviata dagli insegnanti sulla base dei risultati e dei processi di un percorso di autovalutazione possono stimolare il miglioramento educativo.
##submission.downloads##
Pubblicato
2014-10-24
Come citare
Corsini, C. (2014). Valutazione come classifica e autovalutazione come ricerca. GIORNALE ITALIANO DELLA RICERCA EDUCATIVA, (5), 41–47. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/sird/article/view/285
Fascicolo
Sezione
Ricerche
Licenza
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell’opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons – Attribuzione che permette ad altri di condividere l’opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell’opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell’opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).