Geografia laboratoriale per la “formazione primaria”

Autori

  • Betti Simone
  • Francesca Fratini

Abstract

A seguito della rivoluzione pedagogica del XX sec. portata avanti dal costruttivismo epistemologico e pedagogico, al centro del processo di insegnamento-apprendimento viene posto lo studente e la sua attività costruttiva della propria conoscenza. In quest’ottica, è stata scelta la didattica laboratoriale che sembra essere la modalità operativa che risponde meglio all’esigenza di costruire un apprendimento attivo, di analisi e riflessione sul sapere. Nell’ambito universitario, in questo caso nel corso di laurea in
Scienze della Formazione, e affiancato alla geografia, disciplina molto complessa e specifica, si è sperimentato e dimostrato che il laboratorio risulta essere un valido supporto per la sua connessione alla produttività e per l’utilizzo del metodo della ricerca che impone la necessità di usare una documentazione pertinente e di svolgere osservazioni sul campo. Pertanto gli studenti in formazione sono stati chiamati a confrontarsi con i contenuti propri della disciplina geografica dovendoli poi rielaborare in attività formative e progettazioni didattiche, con cui avranno a che fare nel loro futuro lavoro.

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Pubblicato

2017-12-02

Come citare

Simone, B., & Fratini, F. (2017). Geografia laboratoriale per la “formazione primaria”. GIORNALE ITALIANO DELLA RICERCA EDUCATIVA, 141–150. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/sird/article/view/2494

Fascicolo

Sezione

Articoli