Separate special classes in order to teach the Italian language to newly-arrived migrant students? The issues at stake and the proposal of a Randomized Controlled Test Design
Abstract
In Italy there has been a long debate whether to introduce in schools separate classes for newly-arrived immigrant students, in order to teach them Italian. Single schools are entitled to decide about policies for second language teaching, with little empirical support and in lack of a central normative regulation, resultig in a wide range of local practices. This article traces a viable path that may offer an empirical basis to schools’ and policy makers’ decisions on this issue. The first step, based on the direct experience of teachers who took part in the Interculture Project, is the identification of points of consensus and doubts regarding the effects of intensive second language teaching on newly-arrived students. The second step is the consequent proposal of a randomized controlled trial that seeks to assess the effects on three essential aspects: language abilities, socialization with peers and disciplinary competences.##submission.downloads##
Pubblicato
2014-10-23
Come citare
Versino, P. (2014). Separate special classes in order to teach the Italian language to newly-arrived migrant students? The issues at stake and the proposal of a Randomized Controlled Test Design. GIORNALE ITALIANO DELLA RICERCA EDUCATIVA, (12), 185–201. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/sird/article/view/179
Fascicolo
Sezione
Ricerche
Licenza
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell’opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons – Attribuzione che permette ad altri di condividere l’opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell’opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell’opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).