Intorno al concetto di “cultura scolastica”: il contributo degli storici dell’educazione al dibattito epistemologico
DOI :
https://doi.org/10.7346/PO-022025-05Mots-clés :
storia dell’educazione, storia della scuola, storia del curricolo, cultura scolastica, storia delle pratiche didatticheRésumé
L’articolo riflette sul contributo epistemologico offerto dagli storici dell’educazione a favore della definizione del concetto di “cultura scolastica”. Esso, da intendersi come l’insieme dei contenuti, dei gesti e delle rappresentazioni del sapere elaborato a scuola nel corso dei secoli, riguarda non tanto la configurazione strutturante che caratterizza le relazioni sociali in classe, come nella nozione di “forma scolastica” sviluppata in ambito sociologico, quanto l’agire quotidiano di maestri e allievi orientato a finalità dichiarate o taciute, coscienti o inconsapevoli, in parte ricollegabile a quello che Yves Chevallard ha descritto nelle fasi finali del processo di “trasposizione didattica”.
Precisato nell’ambito di un accresciuto interesse per l’evolversi e il ridefinirsi nel tempo del curricolo e delle materie d’insegnamento, il concetto ha così permesso di rivedere il ruolo e la mission della scuola, non più come mera trasmettitrice di un sapere elaborato altrove e via via tradito, bensì come elaboratrice di una cultura propria, “insegnabile” appunto, con le sue norme, i suoi valori, le sue pratiche.
Alla luce di un’ormai consolidata tradizione di studi inaugurata dai fondamentali lavori di Ivor Goodson per il mondo anglosassone e di André Chervel per la Francia, l’articolo ragionerà, tra l’altro, sui costrutti di “dispositivo”, “pratica”, “disciplina”, “educazioni”, che gli storici della pedagogia hanno via via intercettato e rielaborato, anche sulla scorta di filoni di ricerca differenti, con l’intento di mostrare la natura trasversale, e però sempre contestuale e situata, del fenomeno scolastico.
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