Educazione della volontà e poteri morali: l’apprendimento di sé come cittadino
Abstract
Il tema pedagogico del “diventare cittadini” è collocato lungo l’iter storico del concetto di “cittadino” a partire dalle prime formulazioni di Bodin, e con rapidi accenni agli sviluppi in Rousseau ed Hegel. In seguito è preso in esame il contributo di Kerschensteiner dedicatoall’educazione dell’uomo e del cittadino e alla individuazione delle “virtù civiche” e del “carattere civico” inteso come “carattere morale”. Sulla scorta di questa lettura pedagogica e dell’analisi critica delle più recenti posizioni di Rawls sui “poteri morali” della persona, il saggio sostiene la tesi che l’educazione del cittadino deve essere intesa come educazione della persona nel cittadino, nei termini d’una educazione della volontà capace di formare persone libere e uguali in grado di unificare volontà generale e particolare in ogni iniziativa ed esperienza.
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Pubblicato
2014-11-20
Fascicolo
Sezione
STUDI & RICERCHE