«La propaganda è respinta a scuola»: la resistenza degli insegnanti norvegesi
DOI :
https://doi.org/10.7346/PO-012021-14Mots-clés :
Storia della pedagogia, Norvegia, Resistenza non violenta, Educazione, Responsabilità comuneRésumé
Nel 1942, durante l’occupazione nazista della Norvegia, agli insegnanti venne intimato di unirsi alla Lega degli Insegnanti Nazisti, per diffondere l’ideologia del Reich. Ottomila professori protestarono resistendo alle minacce e le autorità risposero imprigionando diverse migliaia di docenti nel campo di Kirkenes. A quel punto la mobilitazione fu collettiva: gli insegnanti, insieme alla popolazione, misero in atto una protesta non violenta che costrinse il governo ad intervenire restituendo i docenti imprigionati alle loro classi. Il contributo si propone di evidenziare come questo evento particolare abbia costituito un momento paradigmatico in cui è emersa chiaramente negli insegnanti, nella società e nella popolazione norvegese la coscienza della responsabilità collettiva nel custodire un’educazione libera come patrimonio comune per la formazione umana.