Considerazioni psicopatologiche, sociali e giuridiche sul mobbing: un’esperienza clinica nell’ospedale generale
Abstract
Gli Autori si propongono di:1) Definire il mobbing ed individuare le caratteristiche del fenomeno, tenendo presenti le problematiche psicopatologiche e le implicazioni medico-legali;
2) Analizzare i fattori psicologici, individuali ed organizzativi, che contribuiscono all'insorgenza del mobbing;
3) Presentare i risultati di un’esperienza clinica nata dalla collaborazione tra la Clinica Psichiatrica e l’U.O. di Medicina del Lavoro dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino di Genova.
Metodo. 237 persone che riferivano una situazione di mobbing a loro danno sono state sottoposte a colloquio psicodiagnostico e a valutazione psicologica clinica mediante reattivi mentali (WAIS, MMPI abbreviato, Rorschach). È stata inoltre proposta la compilazione di specifici questionari per rilevare le caratteristiche della situazione mobbizzante e i conseguenti sintomi soggettivi lamentati dai pazienti.
Risultati. Nel 75% dei casi i pazienti hanno presentato anamnesi negativa per disturbi di interesse psichiatrico, rispondendo invece ai criteri del DSM-IV-TR per il Disturbo dell'Adattamento (nelle sue varie sottospecie).
Conclusioni. Nella gran maggioranza dei casi, i sintomi psichici lamentati dalle vittime di disadattamento lavorativo risultano in stretta connessione con l’esperienza mobbizzante, che innesca una serie di eventi stressanti e dolorosi tali da costituire un rischio significativo per l'integrità psico-fisica della persona, indipendentemente da variabili preesistenti. Questo riscontro ha spinto gli Autori ad approfondire alcune problematiche medico-legali inerenti il riconoscimento del mobbing e l'eventuale risarcibilità dei danni subiti.