Pelle d'uomo, un romanzo grafico sulla violenza di genere per 'vestire' i panni dell'altro
DOI:
https://doi.org/10.7346/-we-II-04-24_04Parole chiave:
Violenza di genere, fumetto, romanzo grafico, educazione di genere, letteratura per ragazziAbstract
Pelle d’uomo (2020) di Hubert e Zanzim è un romanzo grafico pubblicato in Francia e tradotto in diverse lingue. L’opera è am-bientata nell’Italia rinascimentale e racconta la storia di Bianca, una giovane donna forzatamente promessa in sposa ad un uomo che non ha mai visto. Per tranquillizzarla, l’anziana zia le regala un cimelio di famiglia, passato di generazione in generazione, di donna in donna: una ‘pelle d’uomo’ magica che, se indossata, permetterà a Bianca di apparire, fino a che la vestirà, come un uomo. Bianca diviene quindi Lorenzo e ha la possibilità di entrare nel mondo maschile e di conoscerlo da vicino, oltre che di sperimentare per la prima volta una società da cui le donne sono escluse. Attraverso un espediente letterario semplice, la storia propone numerosi spunti di riflessione sull’origine culturale di molte norme di genere, ritrae ingiustizie e forme di violenza diretta e indiretta e dà modo ai lettori di chiedersi come sarebbe la propria vita vestendo i panni altrui. Il saggio analizza gli spunti proposti dall’opera in ottica di genere e pedagogica e sottolinea come questo romanzo grafico possa diventare un interes-sante strumento educativo di autoriflessione, dibattito, sensibilizzazione e prevenzione della violenza di genere con un pubblico di adolescenti, giovani adulti e adulti.
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