Sguardi paterni sulla disabilità
L'autobiografia come mediazione didattica per l'inclusione
DOI:
https://doi.org/10.7346/sipes-01-2022-20Abstract
Questo contributo intende argomentare la validità dell'autobiografia come mezzo di inclusione e per l’inclusione. Infatti, grazie alle sue proprietà e potenzialità individuali e universali, l'autobiografia è accessibile a tutti, fruibile da ciascuno. Partendo da un'indagine approfondita sul profilo paterno, sull'innovazione familiare post-moderna e sui relativi impatti socio-culturali, ha origine una decodifica intrecciata di tre opere autobiografiche. L'analisi si focalizza sui percorsi formativi di tre padri, in relazione all'esistenza dei figli e alla situazione di disabilità che essi vivono. Individuando l'autobiografia quale mezzo espressivo tanto della diversità individuale quanto del rapporto tra molteplici diversità, i sistemi sociali e scolastici devono dimostrarsi disponibili ad accogliere l'autobiografia come un'urgente opportunità di arricchimento interpersonale, soprattutto nell'ambito della didattica per l'inclusione e dell'insegnamento inclusivo per l'educazione familiare.