Incrementare l’accessibilità dei servizi per l’infanzia nel contesto della riforma sul sistema integrato 0-6: risultati preliminari del progetto “Il buon inizio”

Autori

  • Lucia Balduzzi Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Università di Bologna https://orcid.org/0000-0002-3934-9416
  • Arianna Lazzari Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.7346/PO-022024-02

Parole chiave:

Sistema integrato, Servizi educativi per l’infanzia, famiglie vulnerabili, Il buon inizio

Abstract

In molti Paesi europei, la governance dei servizi di educazione e cura rivolti all’infanzia (ECEC) è caratterizzata da un sistema diviso. In tali contesti, i servizi rivolti ai bambini da 0 a 3 anni sono spesso definiti come "servizi di assistenza all'infanzia" - negando la loro importante dimensione pedagogica - mentre i servizi per i bambini dai 3 ai 6 anni sono spesso definiti come "servizi pre-scolastici" – sottolineandone la dimensione precocemente istruttiva a discapito di quella sociale (Vandenbroeck et al., 2022). In Italia, la riforma del sistema integrato 0-6 è stata varata per superare le disparità socio-economiche, culturali e territoriali nell'accesso a servizi educativi per l’infanzia di qualità, che erano radicate nella governance dei servizi 0-3 e 3-6 all'interno del sistema diviso precedentemente esistente (Legge 107/2015, D.L. 65/2017). In linea con le Raccomandazioni del Consiglio dell'UE sul sistema ECEC di alta qualità (2019) e sulla Child Guarantee (2021), l'incremento dell'accessibilità a servizi educativi di qualità elevata - in particolare per i bambini e le famiglie socialmente svantaggiati - è diventato una delle principali priorità politiche che orientano i processi di attuazione della riforma sul sistema integrato 0-6 con il sostegno dei finanziamenti europei (Fondo Sociale Europeo, PNRR).

In questo contesto, diverse sperimentazioni sono state recentemente finanziate per rendere l'offerta educativa dei servizi per l’infanzia maggiormente responsiva rispetto ai bisogni delle famiglie in condizioni di fragilità, facendo leva sulle risorse delle comunità locali. Questo contributo descriverà le iniziative di ricerca-azione partecipativa intraprese nell'ambito del progetto "Il buon inizio", che prevede la creazione di centri multifunzionali volti a favorire l’integrazione tra interventi educativi, sociali e sanitari come strategia per incrementare l’accessibilità dei servizi per la prima infanzia in aree densamente popolate da famiglie a basso reddito e a rischio di esclusione sociale.

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Pubblicato

2024-12-20