Sbirciare i segreti degli accademici. L’università nella letteratura per l’infanzia
DOI:
https://doi.org/10.7346/PO-012024-03Parole chiave:
Letteratura giovanile, Università, Accademici, Infanzia, AvventuraAbstract
Quando un bambino si infila in un armadio può vedere cose sconcertanti: i fratellini descritti dal professore oxoniense C.S. Lewis, entrando in un guardaroba, uscirono nel mondo fantastico di Narnia, invece, la piccola Lyra Belacqua – protagonista del romanzo La bussola d’oro di Philip Pullman – nascondendosi in un armadio pieno di toghe tarlate, scoprì gli intrighi misteriosi di altri accademici di Oxford. I professori universitari sono entrati in tanti racconti per bambini: a volte sono bonari e simpatici pasticcioni, altre volte sono eroi della scienza e del progresso, mentre talora si palesano come inquietanti studiosi di ignoti abissi. L’articolo intende esaminare con metodo ermeneutico e storico-pedagogico (secondo la lezione di Antonio Faeti) il rapporto tra università e infanzia attraverso le avventure, le trame e i protagonisti di narrazioni che vedono coinvolti fanciulli curiosi, aule solenni, e professori capaci di raccontare grandi verità sottoforma di storie apparentemente – solo apparentemente – puerili.
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