Per una ecologia del movimento: prospettive sostenibili nella formazione degli insegnanti di Scienze Motorie e Sportive

Autori

  • Antonio Borgogni Università di Bergamo
  • Valeria Agosti

DOI:

https://doi.org/10.7346/PO-012022-16

Parole chiave:

complessità, ecologia, outdoor education, benessere, scienze motorie

Abstract

La rottura nell’epistemologia della conoscenza avvenuta con l’affermarsi delle teorie della complessità comporta la necessità di una ridefinizione delle metodologie e delle didattiche anche nel campo delle scienze motorie e sportive. Il dibattito sui modelli pedagogici proposti nella formazione degli insegnanti necessita di un rinnovato indirizzo, che rifugga approcci che interpretano il corpo, ed il suo movimento, in forme non intenzionalmente educative. L’articolo si muove nel contesto di un approccio formativo che promuova didattiche sostenibili, che orienti i saperi disciplinari all’uso interpretativo dei molteplici campi dell’esperienza corporea e che valorizzi la diversificazione degli spazi in cui questa esperienza prende forma. In questa logica, la prospettiva pedagogica dell’Outdoor Education in contesto urbano o naturale, ridisegnando anche confini e luoghi del benessere, costituisce un segnale significativo per valorizzare il benessere scolastico, per promuovere stili di vita sani e attivi nonché un’opportunità di apprendimento in una prospettiva non lineare.

Biografia autore

Antonio Borgogni, Università di Bergamo

Dipartimento Scienze Umane e Sociali

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Pubblicato

2022-06-28