L’omicidio volontario in Italia: i risultati di una ricerca sulla stampa nazionale nel periodo 1992-2004

Autori

  • Giada Anna Maria Cartocci
  • Giovanni Battista Traverso

Abstract

Obiettivo della presente ricerca è lo studio dell’andamento e della fenomenologia dell’omicidio volontario in Italia nel periodo compreso tra il 1992-2004. Lo studio è stato svolto attraverso la raccolta degli articoli apparsi su un quotidiano nazionale (“Corriere della Sera”) nel suddetto periodo temporale. I casi analizzati sono risultati 3184, e comprendono 2858 autori e 3750 vittime. L’analisi degli autori e delle vittime, diversificati per sesso, ha evidenziato nei du e gruppi le medesime differenze statisticamente significative: a) gli autori e le vittime maschi risiedono prevalentemente nelle regioni meridionali e insulari delpaese; b) i maschi, autori e vittime, sono prevalentemente non coniugati; c) i maschi di entrambi i gruppi sono più frequentemente inseriti nel mondo del lavoro; d) infine, gli autori e le vittime maschi sono più frequentemente pregiudicati. Circa il luogo del delitto, la ricerca evidenzia che l’evento omicidiario è prevalentementeperpetrato per  strada o in un altro luogo aperto (35,9%); percentuali leggermente inferiori si ritrovano negli omicidi commessi in un’abitazione (rappresentata dall’abitazione della vittima ovvero dall’abitazione comune ad autore e vittima) (31,8%). Il mezzo maggiormente utilizzato per il delitto è l’arma da fuoco (52,4%), seguita dall’arma da punta e taglio (20,1%) e dalle asfissie meccaniche violente (8,2%). La correlazione tra arma del delitto e sesso dell’autore appare statisticamente significativa: mentre i maschi utilizzano più frequentemente l’arma da fuoco, tutti gli altri mezzi sono maggiormente appannaggio degli autori di sesso femminile. Nei casi di omicidio con autore noto, le relazioni autore-vittima sono state suddivise in tre macrotipologie: a) omicidio in ambito familiare (23,7%); b) omicidio tra conoscenti (36,5%); c) omicidio tra sconosciuti (39,8%). All’interno di queste tipologie, le principali motivazioni alla base dell’evento omicidiario sono rappresentate, per quanto rig uarda gli omicidi intrafamiliari, dai fattori psicopatologici, mentreper quanto riguarda gli omicidi commessi tra conoscenti e/o sconosciuti, dall’appartenenza dell’autore alla criminalità organizzata o a bande terroristiche.

##submission.downloads##

Pubblicato

2014-12-16

Fascicolo

Sezione

Articoli