Vacillamento di responsabilità, bouffée delirante e alterazione/abolizione del discernimento: l’Affaire Halimi in Francia

Autori

  • Emanuela Sabatini
  • Giorgia Tiscini University of Rennes 2

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-012025-p065

Abstract

In questo articolo analizziamo il caso giudiziario dell’omicidio di Sarah Halimi, avvenuto nel 2017 in Francia e conclusosi nel 2021 con la sentenza della Corte di Cassazione che ha riconosciuto l’irresponsabilità penale del suo assassino, Kobili Traoré. Facciamo l’ipotesi secondo la quale il riferimento al concetto di vacillamento di responsabilità, elaborato da JacquesLacan nel 1950, permette in sede di perizia una diversa lettura dell’Affaire Halimi. Intendiamo quindi mostrare che da un punto di vista clinico la dicotomia responsabilità/irresponsabilità non ha ragione di essere mantenuta, poiché non tiene conto del rapporto del soggetto all’atto compiuto. La distinzione tra responsabilità morale e responsabilità penale ci permette di chiarire il fuori senso dell’atto criminale, iscrivendolo aprèscoup nella storia dell’imputato in quanto soggetto. Il concetto di vacillamento di responsabilità ci fornisce il quadro teorico dei concetti di alterazione/abolizione del discernimento e di bouffée delirante, cui hanno concluso le perizie. Inoltre, a sostegno della nostra ipotesi, confrontando la bouffé delirante con il disturbo psicotico breve, intendiamo mostrare che i due concetti, oggi utilizzati spesso come sinonimi, non si equivalgono. Abbiamo quindi analizzato alcuni punti messi in luce dall’affaire Halimi e in particolare quello che riteniamo sia l’elemento catalizzatore del delirio a carattere persecutorio di Traoré: l’odio per l’ebreo in quanto incarnazione del male. Sosteniamo che l’antisemitismo sia la forma attraverso cui la pulsione di morte s’inscrive nella logica soggettiva del passaggio all’atto omicida. Intendiamo infine mostrare come la questione della consumazione di cannabis, che tanto spazio ha avuto in sede legale e legislativa, sia invece secondaria. A partire dai dati di cui disponiamo, possiamo affermare che l’intensificazione dell’assunzione di sostanze psicotrope da parte di Traoré nei mesi e nei giorni precedenti il passaggio all’atto risponda ad una esigenza di autocura di cui tuttavia non sono state indagate le cause.

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Pubblicato

2025-03-31

Fascicolo

Sezione

Articoli