Scopo del presente contributo è svolgere alcune riflessioni criminologiche in relazione al concetto di delitto d’onore alla luce dei cambiamenti culturali e dei fenomeni immigratori che hanno caratterizzato il nostro paese negli ultimi decenni. La nostra analisi trae spunto da alcuni delitti efferati che, a parere dei loro stessi autori, avevano quale movente motivazioni di natura etico morale nonché religiosa. Si tratta dell’omicidio di Hina Saleem, giovane ragazza pachistana, uccisa dal padre in quanto “colpevole” di aver abbandonato i criteri comportamentali imposti dalla loro religione; Brunetta Morabito, gravemente ferita per mano del fratello, rea di essere in attesa di un bambino da un uomo senza esserne la moglie; infine V.T., uxoricida, per mera gelosia. Quale è la genesi di tali delitti? La letteratura criminologica può essere un valido contributo nella comprensione di tali crimini? Risposte che diventano necessarie non solo e non tanto per una mera ricerca accademica, ma soprattutto in un’ottica trattamentale che è tipica della criminologia applicata