Adolescenze estreme. Ragazzi che uccidono: vissuti personali e risposte istituzionali
Autori
Gilda Scardaccione
Abstract
Gli omicidi adolescenziali vengono esaminati in riferimento alla psicologia dinamica, alla psicologia dello sviluppo, alle teorie dell’apprendimento sociale e della psicologia sociale, considerando inoltre la dimensione del Sé e le strategie di disimpegno morale nella prospettiva socio-cognitiva. A seguito dell’esame di diversi modelli di intervento si propone il superamento di una prospettiva esclusivamente diagnostica e trattamentale e, pur considerando l’efficacia e la maggiore praticabilità di un approccio cognitivo-comportamentale, si privilegia un paradigma che mediante la narrazione promuova il recupero della propria storia e un cammino verso la ristrutturazione del Sé in senso consapevole e responsabilizzante. Non va escluso un più efficace e costante intervento clinico in considerazione della componente depressiva, anche se associata ad altri disturbi.