Le relazioni della psichiatria forense con la complessità del sapere psichiatrico odierno
Autori
Alfredo Verde
Abstract
Il presente lavoro prende in considerazione gli apporti che alla psichiatria forense possono venire dalle scienze psichiatriche, anche nel delicato momento attuale, in cui la psichiatria appare massimamente proiettata verso un futuro sempre più caratterizzato da aspetti quantitativi e classificatori. L’autore esamina a tale scopo un importante contributo bibliografico, il volume di Romolo Rossi intitolato Sottovoce agli psichiatri, evidenziando come l’opera consideri gli aspetti biologici e somatici insieme a quelli psichici, per giungere a una teorizzazione psicopatologico-evolutiva, e permetta quindi un approccio alla clinica che, pur non rinunciando all’impostazione psicoanalitica, costituisce un’importante apertura e integrazione di molteplici aspetti. In quest’ottica, sulla scia dell’opera citata, si argomenta che anche la psichiatria forense non debba rinunciare all’integrazione di aspetti più strettamente medici e aspetti di tipo psicologico, ricordando come ogni sapere clinico, anche il più centrato su dati empirici e misurabili, si costruisca e si organizzi attraverso narrazioni che sono fondate su processi abduttivi.