Così distante, così vicina: La situazione delle prigioni in Italia ed in Europa
Autori
Marcelo Aebi
Natalia Delgrande
Abstract
Questo articolo intende identificare le similitudini e le differenze fra l’Italia e altri Paesi europei in tema di composizione ed evoluzione delle loro popolazioni penitenziarie tra il 1982-83 e il 2009. Le analisi sono basate su dati provenienti dalle Statistichepenali annuali del Consiglio d’Europa (SPACE = Statistiques pénales annuelles du Conseil de l’Europe). La crescita della popolazione penitenziaria italiana tra il 1983 e il 2009 – nonostante l’indulto del 2006 – s’inserisce in una tendenza generale all’aumento di queste popolazioni nella quasi totalità dei Paesi dell’Europa occidentale. Essa si spiega in parte con l’aumento della durata della permanenza in carcere in tutti quei Paesi dall’inizio degli anni 80. Nel caso dell’Italia, hanno giocato pure un ruolo la lunghezza delle procedure giudiziarie così come l’eccessiva presenza di detenuti stranieri. L’Italia si classifica fra i Paesi dell’Europa occidentale con i tassi più elevati di popolazione penitenziaria e di densità carceraria. Essa si trova in una posizione simile per ciò che riguarda le percentuali di detenuti in detenzione provvisoria, di detenuti che scontano pene detentive superiori ai dieci anni e a vita, di detenuti condannati per reati di droga, è di stranieri in prigione, particolarmente in detenzione provvisoria.