Gli omicidi in Italia. Tendenze e caratteristiche dall’Unità a oggi

Autori

  • Asher Colombo

Abstract

Questo articolo1 si propone di affrontare tre temi. Il primo riguarda le tendenze di lungo periodo dell’omicidio consumato e tentato in Italia, in particolare da quando si dispone di dati che consentano analisi longitudinali, ovvero da poco dopo la formazione dello stato unitario. Il secondo è il cambiamento degli omicidi dal punto di vista di due importanti caratteristiche, ovvero la distribuzione territoriale e le circostanze in cui gli omicidi sono avvenuti. Il terzo riguarda, invece, i cambiamenti dei protagonisti degli omicidi, in particolare delle vittime, ovvero dei soggetti comparativamente più trascurati dalla ricerca rispetto agli autori. Nessuno di questi temi costituisce una novità nel panorama degli studi sugli omicidi, tuttavia il presente articolo si discosta dalla letteratura esistente per due ragioni2. La prima è che presenta dati e analisi aggiornate o inedite, provenienti da ricerche originali condotte sugli archivi di polizia, oltre che sulle tradizionali fonti amministrative. In secondo luogo perché cercherà di fornire alcune possibili piste esplicative delle tendenze individuate. Non si tratta, neanche in questo caso, di un compito nuovo. Come vedremo tuttavia le spiegazioni disponibili al momento in letteratura hanno due limiti. Il primo è quello di incontrare difficoltà a spiegare le fasi di inversione di tendenza che hanno interessato vari paesi tra cui il nostro. Il secondo è che esse trascurano, con alcune eccezioni, fattori di notevole interesse per lo studio della criminalità violenta, in particolare il ruolo delle struttura di opportunità, rappresentato dalle vittime.

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Pubblicato

2014-11-14

Fascicolo

Sezione

Articoli