Lo stalking in Portogallo: un’importante sfida da affrontare...
Abstract
Non esiste una definizione unica e universalmente accolta di stalking, ma varia oltre che da paese a paese anche a seconda dei diversi contesti di riferimento (ad es. giuridico, scientifico). In realtà, infatti, si tratta ancora di una tematica controversa e dibattuta, per cui molteplici sono i tentativi definitori così come le analisi scientifiche condotte (Sheridan, Blaauw & Davis, 2003). In ogni caso, attualmente, lo stalking viene prevalentemente individuato secondo una prospettiva di genere (Kamir, 2001; Lowney & Best, 1995) ed incluso nella categoria della violenza relazionale (Spitzberg, 2002).
A fronte dei molteplici studi condotti sullo stalking (Spitzberg & Cupach, 2007), la vittimizzazione è stata indagata sulla base di differenti modelli, metodi e campioni, offrendo così una maggiore e approfondita comprensione del fenomeno, ma rendendo allo stesso tempo difficile comparare i risultati ottenuti (Dressing, Kuehner & Gass, 2006). Una volta inquadrate le condotte persecutorie a livello internazionale, è possibile affermare che anche il Portogallo si trova al momento ad affrontare una fase di transizione. Partendo da questa osservazione, nel presente articolo il fenomeno è stato esaminato nel contesto portoghese, concentrandosi sugli interventi passati e sugli sviluppi attuali, sia da un punto di vista sociale che scientifico. Gli Autori sono certi che presto lo stalking verrà riconosciuto quale fattispecie di reato, rappresentando attualmente una tematica presente nell’agenda del legislatore portoghese.