Traiettorie evolutive e possibili destini del trauma nell’infanzia: dal minore vittima al giovane autore di reati sessuali

Autori

  • Renzo Di Cori
  • Nadia Fedeli
  • Ugo Sabatello

Abstract

Il Juvenile Sexual Offending è un fenomeno perturbante in cui talvolta vittima ed abusante corrispondono ad un unico soggetto. La realtà dei giovani autori di reati sessuali appare spesso, infatti, il riflesso di una dimensione strutturale e di funzionamento scissa, in cui l’autore di reato - egli stesso spesso vittima di traumi che ne deviano lo sviluppo – è vincolato alla coattiva logica della ripetizione. Nel nostro contributo, dati clinici e dati sperimentali vengono integrati per definire l’eziopatogenesi del sexual offending. I giovani abusanti mostrano anamnesi personali nelle quali sono ricorrenti vari traumi e/o abusi pregressi che incidono sulle loro capacità rappresentativo-simboliche. Se precoci e ripetuti, tali traumi possono essere considerati importanti fattori predisponenti per il sexual offending e l’interazione tra tali fattori ed eventi trigger, può condurre il soggetto all’agito sessuale. Il Juvenile Sexual Offender, il cui funzionamento oscilla tra psicopatologia franca e pura devianza, sembra caratterizzarsi per il difetto di un’adeguata simbolizzazione che lascia un “vuoto” rappresentativo, strutturale e identitario che può esitare nel sexual offending.

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Pubblicato

2014-11-13

Fascicolo

Sezione

Articoli