Da Lombroso alla biocriminologia nazista, e speriamo a nient'altro

Autori

  • Isabella Merzagora
  • Guido Travaini
  • Palmina Caruso

Abstract

Un atto criminale può essere commesso da uno o più persone. Più raramente si è di fronte ad un intero popolo che delinque, praticando stermini basati su una presunta superiorità etnica. Ciò che è accaduto durante il nazismo ha lasciato un'impronta indelebile nelle menti di coloro che l'hanno vissuto, e non solo. Quali sono stati i meccanismi in grado di favorire tali agiti? La risposta non può che essere di tipo multicausale, ma forse è lecito chiedersi se anche gli esponenti della criminologia (dell'epoca o antecedenti) abbiamo risentito di questo clima di odio razziale, se ne siano rimasti influenzati o abbiano in qualche modo contribuito a consolidarlo. Questo sforzo conoscitivo nasce non solo da una riflessione di tipo storico, ma anche dalla preoccupazione dovuta al ritorno di movimenti etnocentrici che davvero ci si augurava essere scomparsi.

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Pubblicato

2021-10-05

Fascicolo

Sezione

Articoli