Il trattamento giudiziario del sex offender: vecchi limiti, nuove opportunità
DOI:
https://doi.org/10.7347/RIC-032020-p229Abstract
Nel corso degli anni la disciplina dei reati sessuali ha subito numerosi interventi legislativi volti a modificarne la portata e ad irrigidirne le pene. Si parte dalla legge 15 febbraio 96, n. 66 fino ad arrivare al codice rosso, legge n. 69, 19 luglio del 2019, entrata in vigore nell’agosto del 2019. Tale norma ha come ratio l’attivazione di una corsia preferenziale, rapida ed efficace, per le denunce di reati sessuali a vantaggio delle presunte vittime, garantendo al tempo stesso speditezza alle indagini anche attraverso l’adozione di interventi cautelari e preventivi, sempre nel rispetto dei principi fondamentali garantiti dalla Costituzione. Peraltro, prevedendo opportunità trattamentali per gli autori di abusi, anche sessuali. Nella presente riflessione gli autori analizzeranno in particolare i caratteri dell’espiazione della pena sia in regime carcerario che in quello delle misure alternative riguardanti gli autori di reati sessuali, queste ultime segnate dalle novità previste in termini di trattamento. Accanto a nuove opportunità trattamentali per i sex offender si segnalano difficoltà nell’accesso e nella programmazione delle stesse.