Breve rassegna della letteratura sui programmi e sugli esiti dei trattamenti destinati agli autori di reati sessuali in carcere

Autori

  • Cristina Mazza Pensamultimedia
  • Eleonora Ricci
  • Stefano Ferracuti
  • Gabriele Mandarelli
  • Fulvio Carabellese
  • Paolo Roma

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-032020-p186

Abstract

Il dibattito nella letteratura scientifica sul trattamento degli autori di reati sessuali e sulla sua efficacia rimane diviso e controverso. Diversi studi hanno scoperto che il trattamento psicologico riduce il rischio di recidiva (Gallagher, et al., 1999; Hall, 1995; Hanson, et al., 2009; Hanson et al., 2002; Lösel & Schmucker, 2005; Reitzel & Carbonell, 2006; Schmucker & Lösel, 2008, 2015), mentre altri hanno dimostrato che non ci sono prove sufficienti per questa conclusione (Furby, Weinrott e Blackshaw, 1989; Harris, Rice, & Quinsey, 1998; Kenworthy, et al., 2004; Rice & Harris, 2003). Al fine di chiarire quali trattamenti sono applicati agli autori di reati sessuali detenuti in carcere, nonché l’associazione tra i trattamenti e la riduzione del rischio di recidiva, il pre-sente studio effettua una review della letteratura per determinare lo stato della ricerca in questo settore.

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Pubblicato

2020-09-30

Fascicolo

Sezione

Articoli