Uso di alcol, delinquenza e vittimizzazione tra i giovani in Europa: analisi preliminare dei risultati di una ricerca multicentrica internazionale (ISRD-2)
Autori
Gabriele Rocca
Alfredo Verde
Hans M.A. Schadee
Uberto Gatti
Abstract
L’esistenza di una correlazione significativa tra alcol e criminalità è riconosciuta da anni nella letteratura scientifica e costituisce un importante problema sociale. Al fine di verificare l’esistenza di relazioni significative tra uso di alcol, delinquenza e vittimizzazione in età giovanile e per descrivere la natura e le caratteristiche di tali legami è stato elaborato il database relativo all’“International Self-Report Delinquency Study 2” (ISRD-2), selezionando un campione di giovani di entrambi i sessi con età compresa tra i 12 ed i 16 anni appartenenti a 25 differenti Paesi Europei (N=57.771). La ricerca ha focalizzato l’attenzione principalmente sul problema delle diverse modalità di consumo dell’alcol e ha cercato di analizzare il peso che le diverse situazioni di vita (età, sesso, stile di vita, amicizie, caratteristiche di personalità) possono avere nella comprensione di tali rapporti. Il consumo di alcol si è dimostrato essere un fenomeno molto diffuso tra gli adolescenti, e in modo particolare tra i giovani che commettono crimini e tra i ragazzi vittime di reato. Inoltre, si è evidenziato che le condotte di abuso rappresentano le modalità di consumo maggiormente associate alla delinquenza ed alla vittimizzazione in età giovanile. Lo stile di vita a rischio, lo scarso auto-controllo comportamentale, l’atteggiamento favorevole verso la violenza ed il coinvolgimento in gruppi giovanili devianti sono fattori significativamente associate al coinvolgimento nell’uso di alcol. I risultati ottenuti nel presente studio indicano che tra i giovani europei l’uso di alcol è fortemente associato sia con la delinquenza sia con la vittimizzazione e che le modalità di assunzione tipo “binge” sono quelle associate in misura maggiore sia al commettere atti criminali sia a subirli.