Il ruolo del capitale sociale nella prevenzione della violenza fisica

Autori

  • Uberto Gatti
  • Richard Tremblay

Abstract

Il concetto di capitale sociale, elaborato inizialmente da Bourdieu, Coleman e Putnam per comprendere fenomeni quali la stratificazione sociale, lo sviluppo economico e l’efficienza dei governi, sta godendo di un crescente successo in sociologia. Questo concetto è stato anche utilizzato per comprendere i rapporti tra caratteristiche dell’ambiente e aggressività fisica, ed in questo articolo riportiamo una rassegna delle principali ricerche in questo campo. Non tutte le forme di capitale sociale agiscono allo stesso modo, ed in molte ricerche il capitale sociale sembra avere un impatto preventivo sul comportamento aggressivo soltanto in certe circostanze e soltanto con alcuni tipi di persone. I diversi tipi di capitale sociale hanno un impatto differenziato a seconda delle diverse età della vita: il capitale sociale famigliare e le risorse di relazioni presenti nel sistema di welfare agiscono soprattutto nell’infanzia, anche in età molto precoci, i coetanei agiscono soprattutto nell’adolescenza, mentre le sottoculture violente ed il crimine organizzato hanno un impatto sui giovani e sugli adulti. Alla luce di molte ricerche,possiamo ritenere che il processo di progressiva diminuzione dei comportamenti aggressivi, dalla prima infanzia all’età adulta possa essere facilitato dalla maggior parte delle relazioni sociali che abbiamo definito come capitale sociale,anche se ci si è resi conto di come alcune forme di capitale sociale (gang, crimine organizzato) possono rappresentare una risorsa per sopravvivere in ambienti difficili, ma finiscono per incrementare la violenza.

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Pubblicato

2014-12-18

Fascicolo

Sezione

Articoli