Abusi su animali e abusi su umani. Complici nel crimine

Autori

  • Francesca Sorcinelli
  • Alberto Manganaro
  • Massimo Tettamanti

Abstract

Nella letteratura scientifica, soprattutto statunitense, è in corso dagli anni 60 in poi un nutrito dibattito sulla relazione tra la crudeltà su animali e la violenza interpersonale. Nato nel 2009 un progetto italiano, LINK-ITALIA, ha creato e svolto una ricerca su tale relazione per poter fornire un primo stato dell’arte a livello nazionale. Un team multidisciplinare ha analizzato 278 casi in cui a uno o più maltrattamenti su animali sono seguiti reati contro la persona. Gli abusatori sono risultati maschi nel 93% dei casi, di cui il 17% bambini o adolescenti. Le vittime sono risultate: donne nel 54% dei casi, bambini 24%, anziani
3%, uomini 5%, vittime miste 14%. Nel 61% dei casi la vittima donna ha evitato o rallentato l’allontanamento dall’abusatore per paura di quello che sarebbe successo ai propri animali. Nel 19% dei casi la vittima umana è deceduta. Le principali tipologie di abuso collegato sia a vittime animali che a vittime umane sono risultate essere: violenza domestica, violenza sessuale, stalking, bullismo e reati collegati alla malavita organizzata. Data la maggiore diffusione percentuale di pet, il maltrattamento su animali in Italia può avere collegamenti con abusi su umani e un potenziale effetto preventivo di tali abusi in misura probabilmente maggiore rispetto agli Stati Uniti. Tali risultati vengono confermati dalla parallela prima applicazione di metodi di analisi
statistica multivariata, analisi PCA, in ambito criminologico italiano. L’applicazione di metodi di statistica multivariata può aggiungersi alla statistica tradizionale usata in ambito criminologico fornendo spunti e idee agli operatori nell’ambito della violenza interpersonale non evidenziabili tramite l’analisi di una variabile alla volta. A seguito dei risultati ottenuti, per una raccolta dati
più completa e approfondita, sono stati attivati protocolli di intesa e collaborazione con unità di polizia giudiziaria, associazioni di avvocati, comunità di assistenza vittime, scuole, carceri, associazioni. Sono stati creati e resi operativi due rifugi in grado di ospitare animali vittime o di vittime di violenza domestica e un rifugio in grado di ospitare vittime umane con i loro animali.

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Pubblicato

2014-11-13

Fascicolo

Sezione

Articoli