The suicidal or offender psychiatric patient. Contents and limits in duties care
Abstract
L’Autore, psichiatra, opera nel sistema di welfare pubblico e senza strutture a carattere custodiale. Il mandato di cura è fragile e le richieste improprie possono portare la psichiatria verso l’inefficacia, derive abbandoniche o un impossibile compito neocustodiale. Serve una psichiatria colta, scientifica e consapevole dei suoi limiti. Perizie basate su modelli neopositivisti sono state alla base di condanne di psichiatri per suicidio o omicidi commessi da pazienti in cura. Una rinnovata alleanza con la medicina legale e con il mondo della giustizia deve porre al centro la persona nella comunità e così si può sviluppare la collaborazione interistituzionale come indicato dal Consiglio Superiore della Magistratura. Va ripensato il tema della re-sponsabilità del medico psichiatra, riconoscendo l’estrema difficoltà del compito, il “privilegio terapeutico” e forme di responsabilità istituzionali.