Differenze di genere e delinquenza giovanile: risultati dall’“International Self-report delinquency study”

Autori

  • Oriana Binik Pensa MultiMedia Editore
  • Roberto Cornelli
  • Barbara Gualco
  • Edoardo Orlandi
  • Lorenzo Natali
  • Regina Rensi
  • Gabriele Rocca
  • Alfredo Verde
  • Uberto Gatti

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-012021-p18

Abstract

È noto come tradizionalmente il genere maschile venga considerato uno specifico fattore di rischio per la delinquenza giovanile. Negli ultimi anni, tuttavia, alcuni studi hanno mostrato un aumento della manifestazione di comportamenti devianti nel genere femminile, tanto da far ipotizzare che il divario tra i due sessi si stia riducendo.
Al fine di indagare il ruolo che le differenze di genere hanno nella devianza giovanile, sono stati analizzati i dati dell’International Self- Report Delinquency Study 2 e 3, selezionando un campione di giovani con età compresa tra i 12 ed i 16 anni.
La ricerca si è focalizzata sul comparare le differenze di genere rispetto al tipo di condotta deviante, all’insorgenza della stessa, alle sue conseguenze ed alla probabilità di vittimizzazione.
Le differenze nel comportamento antisociale tra maschi e femmine variano da un paese all'altro. Tuttavia, il genere maschile ha ancora dimostrato di essere un fattore di rischio specifico per la delinquenza giovanile, in particolare per i reati gravi. Dal punto di vista cronologico, la delinquenza giovanile aumenta con l'aumentare dell'età, mentre il rapporto tra delinquenza maschile e femminile non cambia significativamente con l'età. Confrontando le due ondate di ISRD, abbiamo notato una convergenza tra i generi.

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Pubblicato

2021-03-31

Fascicolo

Sezione

Articoli