Social panic and violence in a time of pandemic. The case of cholera in southern Italy
DOI:
https://doi.org/10.7347/RIC-042020-p252Abstract
In generale, la ricerca criminologica tradizionale non ha indagato in modo particolare gli effetti delle pandemie sui corpi sociali, ma la loro particolare rilevanza è evidente. Innescano forme di devianza e conflitti violenti, compromettendo i rapporti individuali e collettivi, mentre le strategie di contenimento, soprattutto a partire dall'età moderna, hanno fortemente contribuito alla nascita di sistemi pervasivi di controllo sociale e di medicina disciplinare, secondo i meccanismi di bio-politica descritti di Michel Foucault. Dal punto di vista della criminologia storica, questo saggio rievoca la tragica esperienza delle pandemie di colera nel XIX secolo in Europa, che hanno avuto effetti molto significativi in termini di disordine sociale e scontri violenti, soprattutto in Italia, dove si stavano verificando drammatici eventi risorgimentali. La mia analisi si concentra sulla ricostruzione di tre eventi che - tra i tanti - appaiono esemplari di quelle dinamiche: le sanguinose rivolte di Ardore nel 1867 e le rivolte di Verbicaro nel 1855 e 1911, tutte localizzate nella realtà dei borghi rurali calabresi campagna, e si è verificato a seguito di gravi epidemie di colera.