Un approccio residenziale per pazienti psichiatrici autori di reato: l’esperienza della srp “Tiziano”

Autori

  • Lucia Polese
  • Claudio Cargioli
  • Giulia Macchia

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-2017-p224

Abstract

Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, un crescente numero di pazienti psichiatrici autori di reato è stato inserito
in strutture residenziali psichiatriche (SRP). Dal 2002 la SRP “Tiziano”, situata in Toscana, ospita pazienti psichiatrici
sottoposti a misura di sicurezza inviati dai Servizi di salute mentale di competenza territoriale.
Questo studio osservazionale fornisce una descrizione delle caratteristiche epidemiologiche, cliniche e giuridiche di 60 pazienti
psichiatrici autori di reato, ospitati all’interno della SRP “Tiziano” tra il 2002 e il giugno 2016.
Il 90% dei pazienti è di sesso maschile e l’età media è di 33 anni. Il 60% dei soggetti ha ricevuto una diagnosi clinica di
psicosi e circa un terzo ha ricevuto una diagnosi di disturbo di personalità. Un disturbo da uso di sostanze è stato diagnosticato
nel 35,0% e un disturbo da uso di alcol nel 26,6%. L’81,7% ha commesso gravi crimini contro le persone e il 46,7% ha commesso
più di un reato. La durata media dell’inserimento è risultata di 22 mesi. Dei 45 pazienti finora dimessi, il 55.5% è stato
traferito ad un’altra struttura con una minor intensità di cura o a casa; il 13,3% è andato incontro ad un fallimento del
progetto terapeutico-riabilitativo.
Non ci sono dati sul follow-up a lungo termine dei pazienti psichiatrici autori di reato che abbiano effettuato percorsi terapeutici
e riabilitativi in SRP. Sono pertanto auspicabili ulteriori ricerche che valutino le caratteristiche cliniche, i fattori di
rischio e il tipo di trattamento associati ad un’evoluzione prognostica più favorevole.

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Pubblicato

2018-12-31

Fascicolo

Sezione

Articoli