La valutazione del livello e delle qualità intellettive a livello peritale. Il contributo di due strumenti psicodiagnostici: le scale Wechsler e le matrici di Raven

Autori

  • Ignazio Grattagliano
  • Daniela Abbrescia
  • Angiola Di Conza
  • Luciana Lo Bianco
  • Ylenia Massaro
  • Davide Parisi
  • Silvio Tafuri
  • Roberto Catanesi

DOI:

https://doi.org/10.7347/RIC-022020-p147

Abstract

La misurazione e la valutazione di quell’insieme di funzioni cognitive che vanno sotto il nome di intelligenza, così come lo
studio e la raccolta di dati sulle prestazioni umane, al fine di giungere a conclusioni circa il funzionamento di soggetti che si
sospetta presentino disturbi neurologici o psichiatrici, pongono diversi e complessi problemi quando sono svolti in ambito
psicologico e psichiatrico forense. La centralità delle indagini clinico-forensi dovrà essere posta sul funzionamento del soggetto
e non tanto sugli aspetti nosografici e classificatori. Molto dipenderà anche dai costrutti e dai concetti di intelligenza e funzionamento
intellettivo a cui fare riferimento. I reattivi di efficienza mentale delle scale Wechsler e del test di Raven, se ben
usati, nel contesto forense, rappresentano differenti ed utili strumenti psicodiagnostici, che contribuiscono a misurare e
valutare in modo diverso e con metodo, l’intelligenza di un soggetto, minore o adulto, mettendo in luce anche eventuali
danni o limitazioni da cui è caratterizzato. Nel presente lavoro se ne tratta in termini di limiti e potenzialità.

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Pubblicato

2020-06-12

Fascicolo

Sezione

Articoli