L’inatteso pedagogico del soggetto “a responsabilità illimitata”
DOI:
https://doi.org/10.7346/SE-022021-09Abstract
La lettura pedagogica del processo di cambiamento ha fatto propria la lezione jonasiana che riconosce due forme di responsabilità: quella per il già fatto e quella per il da farsi. La recente storia pandemica tuttavia, mettendo l’umanità nelle condizioni di fare un’esperienza radicalmente nuova, ha aperto lo spazio esperienziale per una inedita forma di responsabilità. L’interesse per questa “nuova” responsabilità ha portato a cercarne traccia e testimonianza nell’evento telematico di training organizzato in piena pandemia da due leggende del karate, Luigi Busà e Rafael Aghayev. A partire da una lettura ermeneutico-fenomenologica, l’evento è stato interpretato in termini pedagogico-educativi per proporre un profilo di soggetto da riconoscere quale capace di una responsabilità illimitata.