Lo “Sprar” come bottega di saperi professionali
Abstract
I servizi afferenti al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) impiegano profili professionali eterogenei e in evoluzione. Diversi fattori fanno intravedere nel modello italiano di seconda accoglienza un notevole potenziale di
innovazione pedagogica e sociale. Il contributo propone di contestualizzarlo nella
storia del lavoro educativo e sociale per rilanciare un approccio circolare che metta
insieme pratiche professionali, ricerca sul campo e formazione degli operatori.
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Pubblicato
2017-12-02
Fascicolo
Sezione
L'EDUCATIVO NELLE PROFESSIONI